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Arnth, l’ultimo generale etrusco

Ai piedi dell’alta collina di Cortona, nei pressi di Camucia nella località “Il Sodo” il visitatore attento può trovare dei particolari sepolcri etruschi a forma di melone, chiamati per questa caratteristica dai contadini e in seguito anche dagli archeologi Melone I e Melone II.
Sono sepolcri impiantati nel ’600 a.C., usati fino al II, I secolo a.C. cioè fino alla scomparsa della Nazione etrusca, riportati poi alla luce dal grande Francois a metà dell’800.
Nella più grande e più bella di queste tombe, nella quale furono ritrovati importanti oggetti e cimeli, oggi in buona parte esposti nel Museo dell’Accademia Etrusca di Cortona all’ingresso di una cella, sono scolpiti due nomi: Arnth Mefanates e Velia Hapisnei, che, durante alcuni secoli riposarono in questo sepolcro. Era certamente una coppia di importanti cittadini di Cortona, di famiglia nobile, di “principes” della città. L’Autore ha voluto farli rivivere in questa storia; storia che egli ha scritto con l’uso di una sua specialissima “macchina del tempo”, che gli ha permesso di concentrare, nel corso della vita dei protagonisti, avvenimenti che in realtà si sono svolti in due secoli di storia etrusca, come i dotti non mancheranno di rilevare.

L’autore: Venerio Cattani

Venerio Cattani è nato a Reggio Emilia il 4 settembre del 1927, in una famiglia di tradizioni socialiste, partecipò giovanissimo al movimento clandestino, alla Resistenza e alla rifondazione del PSI. Negli anni immediatamente successivi al secondo conflitto mondiale diventò segretario nazionale del Movimento Giovanile Socialista. Durante la sua attività politica è stato, dal 1952 al 1960, consigliere comunale di Ferrara; deputato del PSI dal 1958 al 1972. Negli anni 1963-66, viene nominato sottosegretario al Ministero dell’Agricoltura e successivamente sottosegretario nei Ministeri del Tesoro e del Commercio Estero, fino al 1972. Fu anche rappresentante all’ONU nella Delegazione del Governo Italiano all’inizio degli anni settanta. Passato al Consiglio di Stato ne è stato presidente emerito, ricoprendo tale ruolo fino agli anni novanta. Nel 1981 Cattani passò al PSDI ed è stato a lungo codirettore e poi direttore del giornale «L’Umanità». È stato anche fondatore dei «Circoli Silone», in ricordo del famoso scrittore e uomo politico, per affermare la cultura politica e storica della socialdemocrazia. Ha collaborato per molti anni, come editorialista, a «Il Giorno», «Mondoperaio» e «Avanti!».
Negli ultimi anni ha scritto libri che stanno tra il saggio storico, il romanzo e la fantasia: “Vero, verissimo, quasi possibile”, raccolta di articoli da “Il Giorno”; “Rappresaglia”, la storia di Arpinati e Nanni amici nemici di Mussolini; “Teodoro Re di Corsica”, l’incredibile storia di un avventuriero tedesco del settecento; “Il Signore del Lago”, racconto fantastico delle vicende di personaggi storici realmente vissuti nel pieno cinquecento italiano; “Arnth - L’ultimo generale etrusco”, la vita avventurosa e romantica di un principe etrusco cortonese.